Dio Il Macedone
ed. Lietocolle 2009
Assoluzione
Quando fallirò sulla mia grazia
come un’idiozia che brucia
dove tutto è suturato
quando l’estensione del perdono
sarà radere al suolo ogni cosa
il clima, le conseguenze
il debuttare di solo sole
ed io sarò riferita alla tappa da cui dipendo
questo Guardiano
per un dovuto passaggio di consegne
si toglierà dal collo il mio ombelico
a prescindere dall’evoluzione delle scelte
come un fatto appena innaturale
– forse una severa questione di tempo –
lo riappenderà al mio
e dando conto di un ragionato apprendistato
estrarrà la mia Assoluzione
dall’imbattibile attesa di una Colpa.
Tutta questa faccenda di perdono, Alessandro,
è mondo, applicazione
quel campo di apparenze da cui estrarre
il lavoro tipografico di Accapo.
Quale sia la Scrittura, traduzione, lingua a fronte
serpente che morde serpente
è la strategia testuale dei miei giorni, vuoto
elevato a Giorno Vero.

Il Compito
ed. La vita Felice 2008
Le tue mani
sono un branco
il cinghiale
i Numeri le Cronache i Maccabei
il salmo 62 a qualcosa di secondo.
Sono le spanne che promulgano la luce
la picchiata
quella bocca dove avvoltoi beccano le leggi
a fiotto aperto.
È sempre una questione di carne e inverno
che si sbranano tra loro
bibbia che buca nel legno in cui mi appoggio
e tiene traccia rossa a me
la mano destra e la mano sinistra - le mie
che chiudono la caccia brutale a qualcosa di levato
dove le tue sono il cibo ultimo prima dell’assalto
quando la bestia mangia prima
mangia comunque
reni fegato cervella
quel presente violento da squartare e fare sacro.
La tua luce è un lupo
è questa morte protetta nei palmi del violento
come un padre da cui mi offri da bere per sempre.

Lluvia
ed. Lietocolle 2004
